Degustazione rum - Percorso 'La medicina è amara, il rum non è dolce'

LA-MEDICINA-E'-AMARA,-IL-RUM-NON-E'-DOLCE

Parliamo di zucchero, parliamo di rum e parliamo di noi stessi e di come ricerca della “dolcezza” rappresenti per l’essere umano l’arma a doppio taglio che lo accompagna dai primi giorni fino all’ultimo della sua vita.

Molto spesso, quando parliamo di rum, cerchiamo di evidenziare la bontà del nostro amato spirito in modo trasversale chiudendo occhi, bocca e naso, quando si tratta poi di difendere alcune posizioni traballanti.

In questa verticale proveremo a martellare un po’ le nostre menti e vediamo se una volta acquisiti alcuni concetti riusciamo a riformulare un’idea di apprezzamento del rum su basi più solide e lucide.

Partiremo dall’inizio, che poi è anche la fine del discorso: dalla canna da zucchero al sapore di zucchero nel distillato.

Il whiskey da una serie specifica di cereali. Il cognac e la grappa dall’uva. Il mezcal dall’agave. La vodka… dalla frutta fino alle patate, per intenderci (da queste ultime anche il gin). Il rum nasce dalla canna da zucchero.

Il fatto che nasca dalla canna da zucchero non implica che il prodotto, una volta fermentato, che esce dall’alambicco sia dolce. Se ragionassimo per sillogismi dovremmo accomunare in un contesto di dolcezza tutti i distillati, dal momento che nella fermentazione alcolica qualunque sia l’ingrediente di partenza, è importante che questo contenga zuccheri o amidi altrimenti non sarebbe possibile innescare la produzione di alcol: in estrema sintesi, i lieviti si cibano di lo zucchero o di amido per rilasciare alcool e anidride carbonica. E così non è: anzi, in linea di principio, è esattamente il contrario!

Punto primo: in un qualsiasi processo di fermentazione la maggior parte degli zuccheri vengono convertiti in alcool ed altre sostanze non zuccherine.

Punto secondo: in un processo di distillazione si arriva ad avere un contenuto pressoché nullo di zucchero ma i sentori aromatici più o meno spiccati che rappresenteranno il primo livello di carattere del distillato nascono dalla mano del maestro distillatore nell’elaborare la preziosità della materia prima utilizzata.

E allora? Questo percorso è per tutti coloro ai quali, leggendo queste poche righe, si è accesa una lampadina al riguardo, per coloro ai quali sono riuscito ad insinuare un dubbio, per coloro che sono preparati e condividono o meno la mia posizione, e per tutti coloro che si chiedono: e allora?

Level: ENTRY

Ospiti: 4/12

Rum: 3

I rum presenti nella degustazione

RUM VERITAS – WHITE BLENDED RUM

Prodotto da Foursquare Distillery, in collaborazione con Velier e Hampden Distillery. Rum limpido e di ottima struttura con richiami aromatici derivati dalla canna da zucchero. Ottenuto da un taglio fra un Rum distillato negli alambicchi “Coffey” di Foursquare e un Rum porodotto con il “Pot Still” di Hampden.
ABV 47,0%
Provenienza: BARBADOS
Brand: FOURSQUARE

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RON ZACAPA 23

Prodotto da una miscela di rum invecchiati sino a 23 anni attraverso il metodo Solera, è un rum ambrato e dal bouquet complesso. Distillato dal puro succo di canna da zucchero, invecchia in botti di rovere che hanno ospitato precedentemente utilizzate Bourbon whisky, Sherry e vini Pedro Ximenez.
ABV 40,0%
Provenienza: GUATEMALA
Brand: ZACAPA

RON DIPLOMATICO RESERVA EXCLUSIVA

Distillato nelle Distillerie Unidas, alle pendici della Ande, il Ron Diplomtico Reserva Exclusiva viene prodotto dall’unione della melassa e del succo di canna da zucchero. Al termine della distillazione, il rum riposa per 12 anni in botti di rovere. Ha un gusto morbido e avvolgente, dalla grande ricchezza aromatica.
ABV 40,0%
Provenienza: VENEZUELA
Brand: DIPLOMATICO

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